MARMO

Marble. Carving the Future
Tour Mondiale

Il concept della mostra MARMO | MARBLE. CARVING THE FUTURE è volto a valorizzare le profonde interconnessioni tra cultura, territorio, creatività e qualità manifatturiera che contraddistinguono l’unicità del Made in Italy nel mondo.

Il marmo e la pietra naturale sono tra le prime materie identitarie del fare italiano. Per la loro applicazione architettonica e scultorea nella storicità e al tempo odierno per la loro duttilità, rappresentano un contesto narrativo ed espositivo unico e inedito.

Questa concezione di percorso tecnologico vuole rappresentare la visione globale di una straordinaria filiera nel costante dialogo tra impresa e arte, tra i manufatti contemporanei e le opere dei Maestri scultori Michelangelo, Bernini e Canova, per rapportarsi con l’elogio alla forza, alla tecnica e alla bellezza di una materia statica per eccellenza.

Il percorso espositivo è guidato esclusivamente da tracce musicali originali, una colonna sonora composta appositamente per collegare ogni ambiente attraverso un’esperienza sonora immersiva che conduce i visitatori in un percorso di grande impatto percettivo ed emotivo.

INTRO

L’area iniziale, attraversato il portale, rappresenta il viatico alla conoscenza della materia, pietra naturale e marmo: luoghi percettivi nascono dalla soggettiva di un operatore che cerca di individuare un percorso, una guida, una serie di cave a cui approdare per il proprio viaggio tecnologico. Lo spirito dello spettatore si predispone al percorso espositivo, narrativo e acustico della mostra, per iniziare il cammino.

AREA 01

L’elogio della forza è il primo racconto: vuole far conoscere come la caparbietà, l’intelligenza e la passione siano i pilastri della drammaturgia della filiera e della materia MARMO. L’escavazione e il trasporto della materia cavata sono la prima trasformazione, il blocco viene portato ai depositi per poi essere lavorato. Vengono elaborate le prime informazioni sulle lavorazioni, dove l’ingegno italico si tramanda e si trasforma a seconda delle attività svolte declinate dal punto di vista tecnico.

È l’inizio, dove le immagini conducono alla presenza dell’uomo come conduttore delle azioni nevralgiche, emblema del coraggio e della forza.

Mosè/Michelangelo Buonarroti

Il Mosè è una scultura marmorea (altezza 235 cm) di Michelangelo, databile al 1513-1515 circa, ritoccata nel 1542 e conservata nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma. La sua presenza filmica è concepita come la comparazione di un’opera scultorea memorabile, pregna di forza, di drammaturgia e di contenuti, simbolo dell’identità̀ di Michelangelo come uomo e come scultore.

La creazione fa parte del complesso statuario concepito quale Tomba di Giulio II (il papa è sepolto in San Pietro insieme allo zio Sisto IV). Tra le prime statue scolpite per il progetto del mausoleo del papa, fu anche l’unica tra quelle pensate fin dall’inizio ad essere usata nel ridimensionato risultato finale, che vide la luce solo dopo quarant’anni di tormentate vicende.

AREA 02

L’elogio della tecnica è il secondo racconto: l’applicazione delle nuove tecnologie contemporanee disegna traiettorie innovative nella filiera produttiva del MARMO. La dimensione costruttiva delle macchine e delle automazioni per le lavorazioni della materia dialoga con i processi dettati dall’uomo. La presenza umana rimane comunque essenziale per guidare le macchine, raggiungere il migliore risultato e tracciare nuovi percorsi operativi futuri.

Apollo e Dafne /Gian Lorenzo Bernini

Apollo e Dafne è un gruppo scultoreo tratto dalla favola di Ovidio nelle Metamorfosi, dove si narra di Apollo che, a causa di una vendetta di Eros, è da lui colpito con una freccia d’oro che lo fa invaghire della ninfa Dafne, seguace di Diana. La fanciulla, invece, trafitta da un dardo di piombo, rifiuta l’amore del Dio e prega suo padre Peneo, divinità fluviale, di farle cambiare sembianze. L’opera rappresenta il momento culminante della metamorfosi di Dafne in albero di alloro. Gian Lorenzo Bernini crea una messa in scena teatrale, nella quale l’occhio dello spettatore segue lo sviluppo della trasformazione.

AREA 03

L’elogio della bellezza è il terzo racconto. L’area è concepita per coniugare la bellezza dall’atto creativo del design fino all’evoluzione tecnologica nella trasformazione della materia. La bellezza recupera le proprie radici e i gesti artigianali, portandoli dentro al presente delle imprese italiane e verso un futuro all’insegna dell’innovazione, dove la bellezza coniuga le azioni di finitura ed estetica. Il segno, il disegno, il progetto, la modellazione si dissolvono nei giochi di ombra e luce, come se la pietra e il marmo fossero essi stessi generatori di movimento.

Amore e Psiche /Antonio Canova

Amore e Psiche di Antonio Canova in una comparazione particolare: il pensiero concettuale dello scultore per narrare la favola di Apuleio. La bellezza tecnica della famosa ultima mano dello scultore dona all’umanità un segno fondamentale per definire il movimento del Neoclassico, sorprende ancora per la sua collocazione contemporanea come esempio di bellezza universale.

AREA 04

Uno spazio tra l’identità storica e il futuro ipotizzabile. Nell’area è possibile avere sia un’esperienza tattile che un coinvolgimento visivo e acustico di grande impatto emozionale.

Un repertorio di materie marmoree e di pietre naturali disposto in una teca per l’esperienza tattile precede un modellino di una città composta di architetture futuribili, dove marmo e pietra accompagnano le evoluzioni architettoniche. Sono manufatti realizzati dalle stesse aziende che forniscono i loro saperi e i loro materiali indigeni, con il costante coordinamento di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE, deus ex machina di questa realizzazione espositiva.

Il percorso termina con l’Atelier Italia: l’ultima stazione filmica e musicale della mostra. Negli schermi scorrono le immagini della città antica di Roma in una ricostruzione in 3D.

Plinio, nella sua Naturalis Historia, scrive che il primo a “pubblicizzare” la bellezza del marmo fu Mamura, Prefetto dei Fabbri al seguito di Giulio Cesare. Strabone dichiara che dopo il 48 a.C. le abitazioni più ricche di Roma e dintorni e i principali monumenti erano realizzati in marmo e pietre naturali. I volti femminili di alcuni busti di Antonio Canova si sovrappongono in una sequenza, il loro sguardo si volge al futuro consapevole che Pietra e Marmo raggiungeranno la forza e la passione dei tanti italiani, uomini e donne, che ancora oggi partecipano alla vita e alla crescita di questa straordinaria filiera.

Team

UNA MOSTRA PROMOSSA E REALIZZATA DA
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

ANTONIO TAJANI
Minister of Foreign Affairs and International Cooperation

LORENZO ANGELONI
Director General for the Promotion of Italy

GIUSEPPE PASTORELLI
Deputy Director General/Director for Integrated Promotion and Innovation

LUCA DI GIANFRANCESCO
Head of the Office for Integrated Promotion

CARLOTTA COLLI, ALBERTA LAI, FABIO RUGGIRELLO
Project Coordination

IN COLLABORAZIONE CON
CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE

FEDERICO FRACCAROLI
President

FLAVIO MARABELLI
Honorary President

RAIMONDO LOVATI
General Secretary

E
ITA ITALIAN TRADE AGENCY

CON
madeinitaly.gov.it

DIREZIONE ARTISTICA E CREATIVA
MAGISTER ART

RENATO SAPORITO
Founder, CEO and Creative Supervisor

JELENA JOVANOVIĆ
General Manager, Head of Content and Editorial Strategy

ALESSANDRA COSTANTINI
Creative Director, Head of Production and Technology

LUCA MAZZIERI
Artistic Director

SIMONA DENTONE
Exhibition Design Director

TILBE KUCUKONDER
Associate Creative Director, Accessibility Specialist

GIULIA LASEN
Chief of Staff to the CEO

PIETRO MASI
Public Affairs & International Relations

FABRIZIA MASELLI
Content Strategist

SAMAR EL ZEINI
Executive Assistant to the General Manager

RICCARDO RATTI
Production & Operation Assistant

VINCENZO MAURO
Sound Designer, Assistant to the Artistic Director

FABIO FELSANI
Digital Archive Coordinator

GIUSEPPE CARABELLI
Video Editor

SERKAN SAVASKAN
Animation Designer

GIANLUCA BARBERO
Beulcke+Partners | Visual Identity

MARINA LUPERTO
Assistant to the Creative Director

ROBERTA DI MARIO
Musical Dramaturgy

DAVIDE TISO and NICOLA DI PAOLO
Exhibition Sound Design

UN GRAZIE SPECIALE A
FONDO EDIFICI DI CULTO AND BASILICA DI SAN PIETRO IN VINCOLI (ROME)
GALLERIA BORGHESE (ROME)
MUSÉE DU LOUVRE (PARIS)
MUSEO GYPSOTHECA ANTONIO CANOVA (POSSAGNO)
ALTAIR 4 MULTIMEDIA ROMA

CON IL CONTRIBUTO DELLE SEGUENTI AZIENDE ITALIANE
ANTOLINI LUIGI & CO, BRETON, CMS, CONSORZIO MARMISTI BRESCIANI, COOPERATIVA OPERAI CAVATORI DEL BOTTICINO, DELLAS, DENVER, EMMEDUE INDUSTRIE MONTANARI, FRANCHI UMBERTO MARMI, GDA MARMI E GRANITI, GRASSI PIETRE, ILPA ADESIVI, KWEZI, LAPIS URBE, MARINI MARMI, MARMI E GRANITI D’ITALIA, MARMI GHIRARDI, NIKOLAUS BAGNARA, ODONE ANGELO, PIMAR, PORFIDO FRATELLI PEDRETTI, PRUSSIANI ENGINEERING, SANTAFIORA, SOFIL

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